The Mountain in the Sea è un romanzo del 2022 scritto da Ray Nayler. Non esiste un’edizione italiana, che io sappia.
L’impossibilità di comunicare è il tema portante del libro: nessuno è in grado di comunicare con nessuno ad un livello quali ridicolo, in retrospettiva. La premessa: una specie di polpi (non polipi, googla se non sai) potrebbe essere diventata abbastanza intelligente da sviluppare una società (primitiva, non futuristica) e una scienziata va a studiarli. Interessante, no?
Solo sulla carta. Purtroppo la realizzazione è stata deludente: la premessa c’è, la scrittura è discreta, manca però la storia. I personaggi sono tutti strumenti funzionali solo a esplorare il tema della comunicazione, ma non prendono mai vita, non sono mai interessanti, mai coinvolgenti. Le loro relazioni sono insignificanti (ehi! Comunicare è difficile!) e, quando sembra succedere qualcosa, mancano 20 pagine alla fine del romanzo. I polpi sono relegati sullo sfondo (ehi! Non possiamo comunicare con loro!) e “fanno qualcosa” a 10 pagine dalla fine del romanzo. La società futura è abbozzata e serve solo come fornitore di espedienti narrativi (ehi! il capitalismo è cattivo!).
The Mountain in the Sea scorre molto bene all’inizio, quando ancora non sai che non va da nessuna parte, grazie anche a capitoli brevissimi). Poi diventa pesante. Pesantissimo.
Se è il tuo tipo di romanzo potrebbero piacerti sia Babel sia A Memory Called Empire.
Se ti piace la base scientifica ma vuoi anche un bel personaggio prova The Martian.