Cosa fai quando una cosa ti piace ma la vorresti un po’ diversa? Te la fai.
The stars belong to us nasce proprio perché da qualche anno mi sono affacciato ai journaling games e, nonostante ce ne fossero un sacco di interessanti, mi ha sempre lasciato con l’amaro in bocca finire un diario e poi non sapere che farmene.
Ma andiamo con ordine.
Cos’è un journaling game? Grazie per averlo chiesto.
Un journaling game è un gioco di ruolo che si gioca in solitaria. Normalmente si parte da una situazione ben definita, poi con un qualche fattore casuale (dadi, tarocchi, carte da poker, etc…), si ricevono dei prompt e si inizia a scrivere un diario delle avventure del nostro protagonista. Ci sono spesso veramente pochi limiti a quanto si può scrivere e come, a volte non ci sono neanche limiti a per quanto si può scrivere.
Ma quindi si scrive?
Si scrive, si registra, a volte si immagina e basta. Sembra stano ma è un’ esercizio di immaginazione semplice e molto soddisfacente. Il sistema dei prompt permette di guidare l’immaginazione e scrivere storie di qualunque genere, in qualunque ambientazione in modo coerente e parzialmente guidato.
The stars belong to us è un journaling game di fantascienza per due giocatori, asimmetrico e asincrono.
IL VIAGGIATORE è l’ultimo essere umano nella galassia e scrive il diario del suo incredibile viaggio tra le stelle.
L’ARCHEOLOGA è un’aliena che millenni dopo la scomparsa della razza umana trova il diario scritto dall’astronauta e studia questo misterioso e antichissimo reperto (per lei) alieno.
Ho scritto questo gioco cercando di rendere le due esperienze molto diverse tra di loro e, laddove il viaggiatore racconta l’avventura di un uomo (o una donna) con un punto di vista molto personale, l’archeologa studia la società e la civiltà del suo mondo e, come la buona fantascienza insegna, facendolo cerca di dirci qualcosa sulla nostra.
DISPONIBILE NELLE LIBRERIE E NEI NEGOZI DI GIOCHI ONLINE E OFFLINE.
Per esempio:
The stars belong to us su Dungeondice.it